UN REGNO SENZA CONFINI

Anno 1997

 

La prima uscita i bambini la fanno quando escono dal grembo della mamma e cominciano a strillare e a curiosare su tutte le cose che li circondano.

Se questa prima esplorazione non è felice, il bambino può anche spaventarsi e rimpiangere il calduccio della protezione della mamma dove tutto gli sembrava più facile e più comodo. Proprio come in quella striscia di disegni, da ridere, ma non tanto, in cui si vede un pulcino che rompe l’uovo, si affaccia, vede un sacco di guerre e di casini e rientra nell’uovo.

Insomma si sta meglio dentro o si sta meglio fuori? È meglio restare a letto con qualche scusa e farsi servire il caffè e latte o andare a scuola, imparare cose nuove, giocare con gli amici e magari sbucciarsi un ginocchio?

Dentro e fuori è un problema che dobbiamo risolvere fin da piccoli. E poi dentro e fuori da che?

Ci sono confini tra paesi diversi. C’è chi è dentro e chi viene da fuori. C’è chi viene da fuori per vedere il nostro paese ed è bene accolto perché porta soldi, e c’è chi viene da fuori perché nel suo paese c’è la guerra o la fame, e allora non sempre è bene accolto.

C’è chi è dentro la casa e c’è chi è fuori perché è stato sfrattato. C’è chi è dentro ad una festa e chi è fuori perché non è invitato.

Mamma mia! Quanti passaggi fra dentro e fuori!

Ce ne siamo occupati nel laboratorio di religione, perché molto spesso, nei passaggi da un punto all’altro o da un momento della vita all’altro - per esempio quando non si è più bambini ma non si è ancora del tutto adulti - c’è chi usa il nome di Dio per fare paura o per fare prepotenza e chi lo usa per incoraggiare le persone ad essere libere e a costruire la pace.

Così, parlando delle religioni e del nostro passare in mezzo a tanti simboli, abbiamo parlato anche della Comunione, che è un simbolo molto bello perché insegna a dividere il cibo con gli altri, ricordando Gesù che ha dato la sua vita per insegnare a tutti l’onestà e la fedeltà alla parola. La Comunione è un passaggio importante per chi se la sente di prendere per guida Gesù. Però non è obbligatorio. Non è come la vaccinazione che si deve fare per forza, se no non puoi andare a scuola. E così ne abbiamo parlato e chi ha fatto una scelta e chi ne ha fatta un’altra. Insomma, se lo volete sapere, leggetevi il nostro libro.

 

 

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