Gruppo Roma Sud-Est della CdB di San Paolo

DOMENICA 26 ottobre 2008 – (XXX Tem.ord. anno A)

I lettura: dal vangelo secondo Matteo (22,34-40)

34 Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35 e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36 «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». 37 Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38 Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. 39 E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

II Lettura: dal libro dell’Esodo (22,20-26)

20 Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto.

21 Non maltratterai la vedova o l'orfano. 22 Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io ascolterò il suo grido, 23 la mia collera si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.

24 Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.

25 Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, 26 perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando invocherà da me l'aiuto, io ascolterò il suo grido, perché io sono pietoso.

III lettura: dalla stampa e dalla bibbia:

Lettore: Il problema degli immigrati sta mettendo in crisi non solo lo stato ma anche la chiesa. Nessuno può chiamarsene fuori o delegare a altri. Gli episodi di razzismo più o meno evidente e diffuso chiamano inevitabilmente in causa l'educazione, la mentalità, la civiltà: proprio quegli aspetti che nel nostro paese si dichiarano cristiani. Lo sono veramente? Il problema è sotto gli occhi di tutti, ogni giorno. Con alcune punte più vistose e tragiche. Basti pensare, da una parte, ai tragici sbarchi a Lampedusa e dintorni, e, dall'altra, alla vita nei campi rom che a decine circondano le nostre città. Ogni giorno episodi di razzismo più o meno diffuso, anche se spesso nascosto.

TUTTI: Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto.

Lettore: «No alle classi differenziali», recita uno striscione dell'associazione napoletana "Tutti a scuola". Trasportano una gabbia con dentro una carrozzella per disabili con su scritto «Una scuola tutta per noi». È il loro no all'esclusione. «Oggi i bambini immigrati, domani i disabili - spiegano - è sicuro che andrà così. Noi genitori di bambini disabili, che la politica si ostina a non vedere, siamo qui per dire che ci sentiamo vicini ai genitori dei bambini immigrati. E per domandare a tutti voi: a chi giova una scuola più debole?»

TUTTI: Non maltratterai la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io ascolterò il suo grido.

Lettore: Una politica monetaria espansiva favorisce una crescita della borsa e dei valori immobiliari consentendo alla classe media americana di indebitarsi mantenendo elevati i consumi. La diffusione delle Carte di credito e l’allargamento del mercato immobiliare con i subprime consente di estendere il debito anche alle classi meno abbienti. Parimenti si sviluppano l’innovazione finanziaria e la deregulation. Alla fine degli anni ottanta nascono i primi Cdo (Collateralized debt obligation), titoli strutturati nei quali sono impacchettati debiti di varia natura con rischi diversi. Si pensa in questo modo che i Cdo siano esposti ad un rischio complessivo inferiore a quello dei singoli titoli originari che racchiudono. Le banche colgono al volo i vantaggi dell’innovazione che consente loro la dispersione del rischio su un vasto numero di investitori/risparmiatori e la possibilità di concedere crediti con poca prudenza.

TUTTI: Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.

Lettore:Non riesce a rientrare a casa la sera al CPT, che ha orari fissi e inderogabili, si sente male e abortisce. È la storia di una ghanese di 20 anni trovata in strada. A pochi metri dal Cebtro di accoglienza per richiedenti asilo di Gradisca, provincia di Gorizia. … Forse è arrivata troppo tardi davanti ai cancelli(ed è stata respinta come da regolamento). Per ora il caso è sottoposto a verifiche ufficiali ma dalla Questura fanno trapelare un generico malumore per i troppi immigrati che vivono il Centro di accoglienza come un hotel.

La giovane in lacrime, dopo le 8 di sera è stata soccorsa da un volontario che, attraverso la Caritas, le ha trovato un posto per la notte in una pensione di Gorizia. Lì si è sentita male ed è finita in ospedale dove ha abortito, dicono per colpa dello stress, della gran paura. Dopo due giorni di degenza è tornata da sola al CPT.

TUTTI:Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo?


COMMENTO INTRODUTTIVO

Abbiamo deciso di leggere come I lettura il vangelo e poi successivamente la prima lettura in quanto ci è sembrato che il testo dell’Esodo potesse essere considerato come una spiegazione alle parole di Gesù nel vangelo di Matteo.

 

Questo testo evangelico è sicuramente uno dei passi fondamentali degli evangeli.

Anche se è un testo che si legge e si evoca spesso, che tante volte abbiamo letto e commentato, non può, ogni volta che lo rileggiamo e ci riflettiamo, che rimettere in discussione la nostra vita e il nostro modo di essere cristiani. Come può questo brano ancora interrogare la nostra vita e provocare come risposta la stessa che Gesù da al dottore della legge: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” ?

Il tema dell’amore è, come dice Giuseppe Barbaglio un imperativo per Gesù, che invita ad amare gli altri come se stessi, compresi i propri nemici, intesi come quelli che ci odiano. Gesù ci invita ad essere come il Padre che non discrimina nel suo amore benefico di creatore. Così come la natura risponde ad un ordine di cura e protezione degli esseri viventi, senza discriminare chi ne può usufruire in base al suo comportamento, così Dio ci invita ad essere operatori di amore nel senso non interiore di amare che noi intendiamo, ma ad essere creatori di amore, distributori di opere che riguardano tutti e non solo coloro che ci sono più vicini.

Questa esortazione a fare è l’invito che ci deve stimolare ad un continuo cambiamento della nostra esistenza, proprio come continuamente cambiano gli eventi della natura che, nonostante tutto, è sempre pronta ad accoglierci e a nutrirci.

Alla luce di ciò il brano dell’Esodo, ci aiuta a capire come dobbiamo amare il nostro prossimo.

Gli eventi sociali che stiamo vivendo ci riportano drammaticamente a non poter evitare di confrontare i testi con la realtà odierna.

Ci siamo detti che se l’esodo dà indicazioni su come rispettare la legge, forse anche allora il popolo ebraico non si comportava con giustizia con i piu’ deboli, le vedove, i forestieri, gli orfani, gli indigenti.Anche il testo dell’omelia di Balducci riferita alle stesse letture, - che abbiamo preso come aiuto alla preparazione di questa eucarestia -in un libro che risale al 1986, è così legato alla vita quotidiana, che riconosciamo come profetico, perché precorre sorprendentemente e drammaticamente la crisi economica che sta caratterizzando i nostri giorni.

La nostra analisi è che sono testi drammatici, data la situazione attuale.

Cosa possono fare i cristiani? i problemi che affliggono il mondo sono così complessi e globali che devono essere affrontati nelle sedi politiche, amministrative, di gestione del potere economico e finanziario.

Il singolo cristiano cosa deve fare? la chiesa come popolo di Dio cosa deve fare? la Chiesa istituzione di potere come risponde ai vari problemi? Purtroppo ancora registriamo che è una delle istituzioni che più beneficia del sistema economico basato sul capitalismo e il liberismo, contro cui non consuma così tante parole e azioni, come in altri campi. Si può parlare ancora di specificità del cristiano? Cosa vuol dire carità cristiana, ha ancora senso parlarne?

Il messaggio evangelico ci inchioda quotidianamente alla coerenza, quotidianamente ma non per forza eroicamente. La cosa più difficile, è rimanervi fedele nei momenti in cui si aprono contraddizioni più o meno laceranti nella vita di tutti i giorni. Quindi non pensiamo solo a malattie, morti, perdita del lavoro, etc. E’ soprattutto fare i conti con le nostre zone di ombra, magari condividendole. molto più semplicemente provare a guardarsi dentro, evitando il più possibile le mistificazioni. Qualcuno fra noi ha citato un articolo di I. Dominijanni sul “Il Manifesto” di martedì scorso. L’autrice esprime un monito a tutto il popolo di sinistra che non può lasciarci indifferenti: cambiare si può e si deve, anche quando tutto manda a dire che non si può e non si deve. Mi pare che questo invito valga anche per noi. 

 

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