Comunità Cristiana di Base di san Paolo - Roma, Eucarestia del primo maggio 2011

 

restiamo umani

 

Canto iniziale:

Spiritual – pag 73

 

Introduzione al tema

 

Letture

 

Dalla autodifesa di Lutero, il 18 aprile 1519:

nessuno può negare o nascondere ciò che è attestato dall’esperienza e dalle lagnanze di tutti: le leggi del papa e gli insegnamenti dei suoi uomini hanno gettato in catene le coscienze dei credenti, li hanno maltrattati e torturati a morte

….

e nei loro decreti hanno delle riserve ad affermare che le leggi e le dottrine del papa sono in contrasto con l’evangelo o con gli insegnamenti dei padri, e che quindi sono errate e prive di valore

….

io voglio onorare il papa se lui mi lascia libera la coscienza e non mi costringe a offendere Dio”

(Citato da Georg Denzler “Il papato storia e attualità” ed. Claudiana 2000, pagg.88 e 93)

 

Lettera di Giacomo 5, 4

Voi non avete pagato gli operai che mietono nei vostri campi: questa paga rubata ora grida al cielo, e le proteste dei vostri contadini sono arrivate fino agli orecchi di Dio.

 

Dal blog di Paola Caridi www.invisiblearabs.com in morte di Vittorio Arrigoni

Verrebbe da dire “Ora basta”. Il problema è che non si sa a chi dirlo “Ora basta”. A pochi giorni dall’uccisione di Juliano Mer Khamis, a Jenin ora tocca a Vittorio Arrigoni, Vik, Utopia, pacifista, attivista, abitante di Gaza tra i palestinesi di Gaza, autore di uno dei motti più incisivi per descrivere la disperazione di Gaza. Restiamo umani. Anche lui ucciso così, a sorpresa. Anche lui ucciso in quella che sembra, all’apparenza, una storia tutta interna al mondo palestinese. Laici contro i retrogradi, i buoni contro gli islamismi radicali…. Mi chiedo come mai, in una fase nella quale le rivoluzioni arabe segnano un percorso diverso, in cui salamiya, la nonviolenza è il fulcro delle proteste contro i regimi autoritari, una strana violenza ritorna fra i palestinesi. Mi chiedo perché ora, quando l’Egitto vive una transizione difficile, confusa ma ineluttabile. E quando la Siria si sta incamminando in quella che è più di una rivolta. Mi chiedo perché ora, quando sono ripresi i faticosi contatti per la riconciliazione tra Fatah e Hamas. Mi chiedo perché a Gaza, dopo che una tregua era stata faticosamente ma rapidamente raggiunta. Sia ben chiaro non ho risposte…..I ragazzi di Tahrir, le proteste del Bahrein, lo scatto di dignità dei tunisini, il coraggio dei siriani di Deraa sono la rappresentazione fedele di quel restiamo umani con cui Vittorio Arrigoni concludeva ogni sua corrispondenza.

E’ per quel restiamo umani che gli arabi, soprattutto i ragazzi, hanno deciso che dignità, rispetto, cittadinanza valevano la pena di lottare e di scardinare un intero sistema di autocrazie.

Restiamo umani, anche dopo la morte di Vittorio.

 

Per queste letture…

….ringraziamo il Signore

 

Silenzio di riflessione

Commenti

 

Preghiera del gruppo

Preghiere dei presenti

 

Presentazione della colletta

Canto durante la colletta:

Eppure il vento soffia ancora – pag. 21

 

Canone e frazione del pane:

Restiamo umani - n. 54

 

Padre nostro

Scambio di pace

 

Canto durante la condivisione del pane e del vino:

Preghiera di un contadino – pag. 61

 

Comunicazioni dei presenti

 

Canto finale:

Come è bello – pag. 12

 

 


                           RESTIAMO UMANI                            54

 

Noi riconosciamo che il farsi uomo è stato

il dono più grande di Dio,

diventare uomo è sperimentare libertà e amore;

vivere e restare umani è un impegno vigile

che si perde o si raggiunge ogni giorno. Insieme.

Come insieme ricordiamo che, al momento del commiato,

Gesù volle condividere con i suoi amici e le sue amiche

il pane e il vino.

E ricordò loro, dopo aver reso grazie,

che ogni volta che mangeremo questo pane condiviso

lo faremo nella sua memoria.

Come, allo stesso modo, ogni volta che berremo questo vino

ricorderemo la sua vita e i suoi gesti.

E, nella sua memoria,

ricordiamo tutti quelli che si sono fatti uomini

e ci invitano a restare umani.