PERCHÉ CI INCONTRIAMO

 

La sosta è un momento di pausa, di riposo, è fermarsi un po’ per poi riprendere il cammino. Così abbiamo voluto chiamare l’incontro della domenica pomeriggio tra un gruppo della comunità cristiana di base di S. Paolo e un gruppo di giovani afghani. Non ci incontriamo per fare discorsi ”seri”, come la ricerca di lavoro o di un alloggio, ci riuniamo per fare festa, ballare, giocare, mangiare insieme piatti afghani e magari cercarsi un angoletto, come qualcuno fa prima che la festa cominci, per pregare quell’unico Dio, che si lascia chiamare con nomi diversi.

Questa è la nostra attività che va avanti dal maggio del 2010.

Nessuno di noi si è messo a tavolino per decidere con quale etnia incontrarsi, più semplicemente abbiamo voluto percorrere le poche centinaia di metri che separavano la comunità di S. Paolo dalla “buca” della Stazione Ostiense, dove trovavano rifugio in quel periodo i migranti afghani, per incontrarci, spinti dalla curiosità di conoscerci.

L’incontro,  aperto a tutti, è  co-gestito e  co-finanziato:  ognuno   contribuisce come può, così nessuno si sente debitore di nessun altro. Tutto quello che si fa, lo facciamo insieme, spontaneamente e gratuitamente.

É tutto qui, non abbiamo la pretesa di risolvere i problemi del mondo, ma tra una sosta e l’altra ci sentiamo più cresciuti, più consapevoli e sempre di più sentiamo crescere dentro di noi la voglia di stare insieme.

 

COSA OFFRIAMO

 

Tutte le domeniche del mese, salvo la prima, mettiamo a disposizione nel pomeriggio la sede della comunità di S. Paolo (via Ostiense 152/B – Roma) per un incontro.

É possibile consumare in modo conviviale un pasto tipico afghano, ascoltare musica, ballare, giocare, farsi una doccia.

 

CHE REGOLE CI DIAMO

 

Per motivi di sicurezza dei locali e per motivi logistici è necessario contenere il numero dei partecipanti ad ogni incontro.
Durante le riunioni chi vuole usare il microfono deve chiederlo preventivamente ai rappresentanti de La Sosta di turno.
Per favorire la comunicazione reciproca sentiamo l’esigenza di rendere comprensibili, a tutti i presenti, i discorsi fatti al microfono, mediante traduzione nelle varie lingue.
Non è consentito comunque utilizzare questi momenti di incontro per propaganda politica o religiosa o per organizzare iniziative partitiche.

 

 COME CI ORGANIZZIAMO

 

A turno alcuni volontari si occupano della spesa, altri delle attività durante l’incontro della domenica pomeriggio, insieme ai ragazzi afghani.

 

 

Si prepara da mangiare, si ascolta la musica,

                                                                   

 

 

c'è chi gioca e chi balla,

 

 

Poi si prepara la sala, si apparecchiano i tavoli e si mangia. 

 

 

E alla fine si riordinano i locali.

 

PARTECIPANTI

 

Fanno parte de La Sosta alcuni giovani e altri meno giovani della comunità di San Paolo e di altre provenienze, insieme ai giovani migranti afgani.

 

IMPEGNI FINANZIARI

 

Per fare fronte agli oneri finanziari dell’iniziativa, La Sosta conta su contributi volontari dei partecipanti e su iniziative di auto-finanziamento (cene e spettacoli solidali).

Per questo motivo ogni domenica è messa a disposizione una cassettina dove ciascuno può mettere un contributo volontario.

 

 

 

LABORATORI DELLA PASTA E DELLE MARMELLATE

 

Nel nostro percorso di questi anni abbiamo fatto del cibo e intorno al cibo il punto di incontro, di conoscenza reciproca e scambio di esperienze. Via via è venuta maturando una nuova idea, che ci ha fatto fare un passo avanti: non più solo cucinare il cibo, ma produrlo.

Così all’inizio del 2015 sono nati due laboratori con due piccoli gruppi di ragazze e ragazzi migranti, per lo più afghani: il laboratorio delle marmellate

(www.cdbsanpaolo.it/cartella documenti/Volantino Marmellate.pdf)

ed il laboratorio della pasta fatta in casa

(www.cdbsanpaolo.it/cartella documenti/Volantino Pasta.pdf).